PIANO CITY MILANO, L'INFERENZA PRESUPPOSIZIONALE DELLA CULTURA


L'immagine pubblicitaria di Piano City Milano, pubblicata sulla principali testate e impiegata anche nella cartellonistica, risulta interessante e ricca di elementi.

Si tratta di un evento culturale, con concerti nei luoghi più inaspettati, di musica sui tram, sulle barche, sulle bici giunto alla sua sesta edizione.


Nell'immagine, per accumulazione, sono presenti innumerevoli icone di luoghi milanesi, di elementi caratteristici della città e di animali che a loro volta divengono simboli di attività ed eventi.

Per esempio, vi è l'icona della Torre del Filarete, in basso a destra, sineddoche del Castello Sforzesco e simbolo di Milano.

Vi è l'icona del piccione che allude a piazza del Duomo, dove queste bestiole svolazzano e sostano, tra i turisti.

Vi è l'icona con una donna con il cappello che è simbolo della Moda, tanto importante nella città meneghina.

La mano destra del pianista diventa il Duomo (1), accanto all'icona della Torre del Filarete (2) 

Non mancano le icone stilizzate della Torre Velasca, del bicchiere di Campari con la scorzetta d'arancia, e lo stesso Duomo, con le sue guglie, è simbolicamente rappresentato da una mano aperta di dorso.

L'icona del piano, simbolo dell'evento, è naturalmente presente in ogni dove nel testo visivo.

Si nota che le icone, chiarissime per un milanese colto, restano un po' più enigmatiche per chi non fa parte di questa fascia di lettore modello.

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Infatti, senza l'indicazione del nome della manifestazione, che contiene in sé il termine "Milano", e che quindi genera per inferenza la comprensione del messaggio, sarebbe stato più complesso capire subito a cosa alludesse la pubblicità.

Infatti, per capire a cosa si riferisca il messaggio veicolato dall'immagine, occorre partire da una serie di presupposizioni che comportano una notevole collaborazione da parte del destinatario nella interpretazione del testo, che non è immediatamente chiaro a parte del target di riferimento.

Occorre quindi elaborare, da parte del destinatario, una inferenza presupposizionale: combinare le icone con il concetto "Milano" e inoltre essere al corrente che esiste da sei anni una manifestazione in cui si organizzano concerti dovunque in città, per alcuni giorni.

La palette dell'advertising è basata sostanzialmente sull'impiego dei colori primari rosso, giallo e blu
I colori utilizzati sono i primari rosso, giallo e blu, che coadiuvano la connotazione culturale artistica del messaggio.
PIANO CITY MILANO, L'INFERENZA PRESUPPOSIZIONALE DELLA CULTURA PIANO CITY MILANO, L'INFERENZA PRESUPPOSIZIONALE DELLA CULTURA Reviewed by Polisemantica on mercoledì, maggio 17, 2017 Rating: 5

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